Onorificenze al Merito della Repubblica
Novità
Il Presidente Sergio Mattarella ha conferito trentatré onorificenze al Merito della Repubblica. Il Presidente Mattarella ha individuato alcuni casi significativi di impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori repubblicani.
Tra i premiati il giornalista del Corriere della Sera Michele Farina con la seguente motivazione: "Per il suo generoso e appassionato impegno a favore della tutela della dignità e dei diritti dei malati di Alzheimer".
Ripercorrendo la storia della malattia di sua madre, Michele Farina ha scritto il libro “Quando andiamo a casa?” in cui racconta l’Italia dell’Alzheimer attraverso le vicende di pazienti, famiglie, operatori, ricercatori, strutture, associazioni.
Michele Farina ha fondato a Milano l’Associazione Alzheimer Fest con l’obiettivo di rappresentare tutte quelle realtà legate alla cura dell’Alzheimer e di sollecitare riflessioni sulla dignità e sui diritti dei malati. L’Associazione organizza ogni anno la festa nazionale dell’Alzheimer con spazi di dialogo, informazione, scambi di esperienze. Racconta Farina: “non si festeggia la malattia ma le persone che vivono con essa. Non c’è un intento offensivo ma neppure bonariamente consolatorio. Se si fa festa vuol dire che ogni giorno, oltre ad avere la sua proverbiale pena, deve anche poter dare alle persone la libertà di continuare a vivere e stare con gli altri”.
Tra i premiati il giornalista del Corriere della Sera Michele Farina con la seguente motivazione: "Per il suo generoso e appassionato impegno a favore della tutela della dignità e dei diritti dei malati di Alzheimer".
Ripercorrendo la storia della malattia di sua madre, Michele Farina ha scritto il libro “Quando andiamo a casa?” in cui racconta l’Italia dell’Alzheimer attraverso le vicende di pazienti, famiglie, operatori, ricercatori, strutture, associazioni.
Michele Farina ha fondato a Milano l’Associazione Alzheimer Fest con l’obiettivo di rappresentare tutte quelle realtà legate alla cura dell’Alzheimer e di sollecitare riflessioni sulla dignità e sui diritti dei malati. L’Associazione organizza ogni anno la festa nazionale dell’Alzheimer con spazi di dialogo, informazione, scambi di esperienze. Racconta Farina: “non si festeggia la malattia ma le persone che vivono con essa. Non c’è un intento offensivo ma neppure bonariamente consolatorio. Se si fa festa vuol dire che ogni giorno, oltre ad avere la sua proverbiale pena, deve anche poter dare alle persone la libertà di continuare a vivere e stare con gli altri”.